lunedì 17 dicembre 2012

Carpe Diem


Quella di oggi  è stata una giornata normale: caffeino, studio, un salto in ufficio dal professore alla ricerca dell'illuminazione...insomma una tipica giornata da universitario.
Giunto il momento del rientro a casa, mi incammino con passo lento e infreddolito verso la stazione.
Una volta arrivato, chiedo ad una ragazza se può gentilmente spostare lo zaino e mi metto a sedere sulla panca.

E qui la giornata ha avuto una piacevole svolta inaspettata.

Le due ragazze, a fianco delle quali mi ero seduto, stavano parlando tra di loro del più e del meno.
La conversazione era un po' atipica devo dire, e questo mi ha colpito.
Una delle due, di cui non conosco il nome e che chiamerò Uga, stava parlando delle sue "difficoltà ad integrarsi", di come veniva vista dagli altri.
Nonostante, dai discorsi che faceva, sembrava una persona simpatica e piuttosto solare, i ragazzi che frequentano la sua facoltà la ritenevano strana e taciturna.


Non so perché ma la ragazza in questione mi ha colpito tantissimo, era una persona interessante ed è stata capace di farmi sorridere con il suo comportamento simpatico e naturale.
Ho cercato di fare qualche intervento spiritoso, ma niente da fare l'imbarazzo ha avuto la meglio, come quasi tutte le volte in cui devo trattare con una ragazza.

Domani andrò in stazione alla solita ora, sperando di trovarla di nuovo, e così domani e dopodomani e il giorno seguente.
Magari, se la fortuna mi assisterà, un giorno la troverò di nuovo.

E quella volta sarò più intraprendente.

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