In un muro sotto casa mia c'è una scritta.
Mi ricordo che quella scritta venne fatta un'estate di 11-12 anni fa: io e altri ragazzi stavamo giocando a nascondino e trovammo un pennarello rotto, proprio vicino a quel muro.
Un mio amico lo aprì, tolse "l'anima", e scrisse sul muro; quelle stesse scritte che ci sono ancora oggi.
Ogni volta che passo davanti a quel muro, e vedo quelle scritte, ricordo chiaramente quella scena di tanti anni fa: rivedo i miei amici, rivedo quel pennarello e, ancora una volta, sono lì mentre "vandalizziamo" quel muro.
Quasi quasi, se allungassi la mano, potrei toccare quel piccolo Michelangelo: lui si girerebbe, guarderebbe prima me, poi il muro imbrattato, e poi scapperebbe a perdifiato, urlando e ridendo.
O almeno a me piace immaginarlo così.
Nessun commento:
Posta un commento